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La storia della traduzione

Da Babele a “Babel Fish”

Nel corso della storia sono stati scritti numerosi libri riguardanti la storia della traduzione. Ciò che certamente è vero è che mentre ci spostiamo dall’età della torre di Babele (dove la Bibbia afferma che diverse lingue furono introdotte per la prima volta) fino all’età di “Babel Fish” (e di altri servizi di traduzione istantanea) c’è una crescente necessità di traduzione. Mentre l’uso di Internet si diffonde e la globalizzazione procede, aumenta la necessità di una traduzione sempre più precisa e professionale. Le scuole e i corsi di lingua, come i corsi al St. Georges a Londra, possono aiutarti a diventare un traduttore di successo, ma i teorici di tutte le epoche insistono sul fatto che un buon traduttore deve non solo conoscere la lingua ma comprendere la cultura che sta traducendo.

Storia antica

Il termine traduzione deriva dal latino “traductio-onis” che significa “portare o trasportare”, mentre il termine greco antico è “metaphrasis”, che ci dà il termine “metaphrase” (una “traduzione letterale o parola per parola”) – in contrasto con “parafrasa” (“detto in altre parole”). Questa distinzione venne posta al centro della teoria della traduzione nel corso della sua storia: Cicerone e Orazio la impiegarono a Roma, Dryden continuò a usarla nel diciassettesimo secolo ed esiste ancora oggi nei dibattiti attorno a “fedeltà contro trasparenza” o “formale” equivalenza contro equivalenza dinamica. Le prime traduzioni conosciute sono quelle dell’epopea sumerica di Gilgamesh nelle lingue asiatiche del secondo millennio a.C. Più tardi i monaci buddisti tradussero i sutra indiani in poeti cinesi e romani adattati ai testi greci.

Studiosi arabi

Si può dire che la traduzione intrapresa dagli arabi abbia mantenuto viva la saggezza e la tipologia di apprendimento impiegata dai greci. Avendo conquistato il mondo greco, crearono versioni arabe delle opere filosofiche e scientifiche. Durante il Medioevo, queste versioni furono poi tradotte in latino, principalmente nella scuola di Cordoba, in Spagna. Queste contribuirono poi a sostenere la cultura del Rinascimento.

Testi religiosi

I testi religiosi hanno avuto un ruolo importante nella storia della traduzione. Una delle prime istanze registrate di traduzione in Occidente è stata la resa dell’Antico Testamento in greco nel 3° secolo a.C. Un compito svolto da 70 studiosi, il cui lavoro divenne la base per le traduzioni in altre lingue.

San Girolamo

San Girolamo, il Santo patrono della traduzione, produsse una Bibbia latina nel IV secolo d.C. che divenne il principale testo della Chiesa Cattolica Romana per molti anni a venire. Le traduzioni della Bibbia, tuttavia, sono riemerse polemicamente quando la Riforma protestante ha visto la traduzione della Bibbia nelle lingue europee locali – alla fine ciò ha portato alla divisione del cristianesimo nel cattolicesimo e nel protestantesimo a causa delle disparità tra versioni di parole e passaggi cruciali. 

Teoria e pratica moderne

Mentre l’industrializzazione ha portato alla formalizzazione della traduzione a fini commerciali sin dal XVIII secolo, è forse Internet e la traduzione meccanica che ha veramente rivoluzionato il campo. In termini di teoria, la richiesta di Lawrence Venuti di strategie “estranee” segna una richiesta di fedeltà sulla trasparenza nella traduzione. I due poli della metafase e della parafrasi, tuttavia, stabiliscono ancora i termini del dibattito tra l’età di Babele e quella di “Babel Fish”.

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